Parole prigioniere, parole liberate

Livia Gionfrida e il collettivo Metropopolare lavorano da oltre 17 anni nella Casa Circondariale La Dogaia di Prato, dove conducono un progetto di ricerca e produzione teatrale. Dopo anni di tenace attività, all’interno del carcere si è costruito un vero e proprio cantiere delle arti dove lavorano fianco a fianco persone provenienti da ogni parte del mondo, con background culturali e lingue tra le più diverse. Un incredibile melting pot. Da questo luogo, Metropopolare raccoglie semi con cui irradiare spazi e nuovi territori, attraverso il rito rigeneratore del teatro e della poesia. Semi che si fanno ponti: abitano e mettono in relazione luoghi che sembrano molto distanti tra loro e avvicinano percorsi ed esistenze diverse. Per il festival, il collettivo incontra l’attrice Antonella Fattori: un reading per riflettere insieme sul senso di comunità, per allenarci alla possibilità dell’incontro con l’Altro.

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Antonella Fattori è un’attrice diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Ha iniziato la sua carriera teatrale lavorando con registi come Luigi Squarzina, Roberto Guicciardini e Luca Ronconi. È stata protagonista del primo lungometraggio di Silvio Soldini, L’aria serena dell’ovest, e ha recitato accanto a Giancarlo Giannini, Ennio Fantastichini e Alessandro Gassmann nella miniserie Nessuno escluso diretta da Massimo Spano, vincendo il Premio Flaiano per la migliore interpretazione. Insieme ad Alessio Boni, è stata protagonista della miniserie La donna del treno per la regia di Carlo Lizzani. Tra le sue apparizioni di maggior successo, c’è la serie di Canale 5 Elisa di Rivombrosa. È tornata a teatro nel 2010 con Giorni s-contati, un testo scritto e interpretato da lei che affronta in chiave agrodolce la realtà carceraria in Italia. Nel 2023 ha recitato nella miniserie La lunga notte, interpretando Rachele Mussolini. Nel 2024 è apparsa nella serie evento di Rai Uno La storia, diretta da Francesca Archibugi.

Livia Gionfrida è una regista, drammaturga e attrice di origine siciliana che attualmente vive in Toscana, dove ha fondato il collettivo Teatro Metropopolare. Dal 2008 lavora all’interno della Casa Circondariale La Dogaia di Prato, che il collettivo ha scelto come residenza artistica ideale. Alterna la creazione di opere all’interno di istituti minorili, carceri e periferie con collaborazioni con teatri e fondazioni. Come regista, ha firmato produzioni per il Teatro Metastasio di Prato (Si illumina la notte, 2024), il Teatro Biondo di Palermo (Centoventisei, 2023; Inedito Scaldati, 2022) e il Teatro Stabile di Catania (Pinocchio, 2021).

Programma
edizione
2025

Tre giornate di letture, conferenze, dialoghi e incontri. Grandi nomi della cultura, della scienza e dello spettacolo si ritroveranno a Prato dal 6 all’8 giugno. Il tema della prima edizione è: coraggio

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.