sabato 7 Giugno, 2025

Guardare la guerra negli occhi

Si è messa alla prova su molti fronti, su quello pubblico, come reporter di guerra, documentando i conflitti nelle zone calde del mondo e su quello privato, raccontando la sclerosi multipla che l’ha colpita. Ma non c’è solo questo. Francesca Mannocchi ha il coraggio di parlare di guerra in un modo diverso. Non solo elencando le bombe, i missili e morti, ma cercando, oltre la linea del fuoco, il vissuto della gente comune, bambini, rifugiati, comunità che subiscono la guerra senza averla voluta. Ed è questo il carattere speciale della sua testimonianza. Spiega che spesso restiamo incastrati nella cronaca dell’eccidio, del combattimento, e rischiamo di non comprenderne il senso. È facile narrare il presente, ciò che accade davanti ai nostri occhi, il difficile è capire che cosa significa, se somiglia a qualcosa già visto in passato. Quanto si somigliano eventi che stanno dividendo il mondo in aree di influenza? E quanto, negli ultimi anni, il nostro sguardo impigrito, o superbo, non ha saputo cogliere i cambiamenti? Cominciamo a spiegare qualcosa, abituiamo i nostri figli alla complessità del mondo.

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Francesca Mannocchi nata a Roma nel 1981, è una giornalista e scrittrice italiana nota per il suo lavoro come reporter di guerra e per le inchieste sui diritti umani, migrazioni e conflitti. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali come L’Espresso, Al Jazeera, The Guardian e BBC. Ha documentato le conseguenze della guerra in Siria, Iraq, Libia e Afghanistan, concentrandosi sulla situazione dei civili, in particolare bambini e rifugiati. Nel 2018 ha pubblicato Io Khaled vendo uomini e sono innocente per Einaudi, un libro sul traffico di esseri umani che ha ricevuto ampio consenso. Ha vinto il Premio Franco Giustolisi Giustizia e Verità nel 2015 con un’inchiesta per LA7 sul traffico di migranti e sulle carceri libiche, il Premiolino nel 2016, e il Premio Ischia internazionale di giornalismo nel 2021. Tra i suoi lavori significativi, il documentario Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul (2018), co-diretto con Alessio Romenzi, che esplora le vite dei bambini cresciuti sotto il controllo dell’ISIS a Mosul. Nel 2021 ha pubblicato Bianco è il colore del danno (Einaudi), un memoir sulla sua esperienza con la sclerosi multipla. Del 2022 è Lo sguardo oltre il confine (De Agostini). Il suo ultimo libro è Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi (De Agostini, 2024).

Programma
edizione
2025

Tre giornate di letture, conferenze, dialoghi e incontri. Grandi nomi della cultura, della scienza e dello spettacolo si ritroveranno a Prato dal 6 all’8 giugno. Il tema della prima edizione è: coraggio

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.